I servizi che le banche offrono al cliente dietro pagamento di un corrispettivo presuppongono un contratto tra la banca e il cliente che comporta non solo il diritto della banca di esigere dal cliente quanto concordato, ma anche il dovere della banca di comportarsi verso il cliente secondo i principi contrattuali di “correttezza e buona fede”, principi previsti sia in generale dal codice civile (artt. 1175 e 1176), sia nello specifico dal codice del consumatore (D. lgs 206/2005, artt. 2 e 39), ed espressione del più generale principio di “solidarietà” tra i cittadini previsto dalla nostra costituzione (art. 2).
Se ritieni che la tua banca non si sia attenuta ai doveri di “correttezza e buona fede” nei tuoi confronti – relativamente ad un contratto conto corrente, di mutuo, di finanziamento, di fidejussione, di apertura di credito, di carta di credito, ecc … – potresti avere bisogno di noi.
Siamo infatti in grado di accertare se la condotta della banca sia legittima o meno e, in quest’ultimo caso, siamo in grado di guidarti per formalizzare il reclamo finalizzato ad ottenere sia quanto chiedi – la cessazione di una condotta scorretta o l’attivazione di un servizio di cui hai diritto – sia il risarcimento dell’eventuale danno patrimoniale e personale subito.
Grazie alla nostra pluriennale esperienza, ti supportiamo e assistiamo in tutte le controversie derivanti anche da:
- Anatocismo
- Abuso “ius variandi”
- Abuso fidejussione
- Chiusura del conto corrente
- Illegittima applicazione della connessione di istruttoria veloce
- Recesso abusivo dall’apertura di credito
- Segnalazione alla centrale rischi
- Prelievi fraudolenti da conto corrente
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